"Monuments men" di Robert M. Edsel - di Silvia D'Addessa

Il libro "Monuments men" di Robert M. Edsel, da cui è stato tratto anche il film di George Clooney, parla di soldati coraggiosi quanto improbabili, chiamati proprio Monuments men, che durante il secondo conflitto mondiale vengono spediti in Europa per salvare i capolavori dell'arte.
Mentre Hitler invadeva un paese dopo l'altro, infatti, si impadroniva di sculture e dipinti seguendo un piano sistematico per riunire tutte le opere più importanti nelle mani dei tedeschi.
Così direttori di musei, artisti e intellettuali, sotto ordine di Roosevelt,  si allearono per impedire questo furto artistico. Ma questa speciale battaglia non risultò molto semplice, visto che gli uomini e i mezzi a disposizione erano limitati, allora si rimboccarono le maniche per limitare i danni dovuti ai combattimenti e per portare alla luce le opere ormai sepolte. Questo libro mi è piaciuto perché mi ha dato un altra prospettiva della seconda guerra mondiale, poiché oltre a spiegare dettagliatamente il periodo e gli avvenimenti della guerra  ho scoperto il duro lavoro di questi soldati, fatto in un certo senso “dietro le quinte”. La cosa più importante è che ho capito che quello dei Monuments Men rimane un grande insegnamento di umanità e di vita, che dovrebbe spronarci a non rimanere inerti di fronte ad un patrimonio inestimabile che rischia di andare in frantumi.

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